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Emorroidi durante l’allattamento: che fare?

Mentre si allatta è opportuno chiedere consiglio al proprio medico: ecco alcune alternative ai cortisonici.

Le emorroidi colpiscono circa la metà delle donne durante la gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, o nei giorni successivi al parto. Le cause principali di questo disturbo sono i cambiamenti ormonali e l’aumento della pressione intra-addominale, fattori che possono essere ulteriormente aggravati dalla stitichezza, da eventuali malattie perianali pregresse, dall’utilizzo durante il parto vaginale di strumenti come la ventosa, da uno sforzo prolungato durante la defecazione o dal peso elevato del neonato.

La maggior parte delle donne sperimenta un miglioramento o la risoluzione completa dei sintomi entro due o quattro settimane dopo il parto, periodo che può coincidere con l’allattamento del neonato al seno.

Buone abitudini per contrastare le emorroidi

Per ridurre i sintomi e prevenire complicazioni come la trombosi, è importante fare attenzione a dieta, idratazione e stile di vita. Un corretto apporto di fibre, presenti in frutta, verdura e cereali integrali, aiuta a prevenire la stitichezza e a facilitare il transito intestinale, mentre assicurarsi un’adeguata idratazione contribuisce a mantenere le feci morbide, riducendo così lo sforzo durante l’evacuazione.

In caso di stitichezza è importante intervenire tempestivamente, senza sottovalutare il problema. Inoltre, evitare di rimanere troppo a lungo in piedi o sedute può alleviare la pressione sull’area pelvica e intestinale, mentre l’attività fisica regolare, compatibile con il proprio stato di salute, favorisce la circolazione e il benessere generale. Anche il mantenimento di una buona igiene intima gioca un ruolo significativo nel ridurre irritazioni e infiammazioni. Per ottenere un sollievo in caso di emorroidi sintomatiche, è consigliato fare impacchi o bagni con acqua tiepida più volte al giorno.

Rimedi naturali

Quando gli accorgimenti comportamentali e le modifiche allo stile di vita non bastano, è buona prassi chiedere consiglio al medico, che potrà suggerire cure specifiche per gestire la sindrome emorroidaria. In momenti particolari come la gravidanza e l’allattamento, affidarsi al parere del medico è fondamentale per scegliere il trattamento più sicuro e adatto per la mamma e il suo bambino.

Fra i prodotti attualmente in commercio ci sono sia medicinali a base di anestetici e corticosteroidi, che dispositivi medici, a base di componenti naturali, studiati specificamente per favorire la riparazione tissutale e offrire un’azione rinfrescante ed emolliente, adatti anche per la madre e il neonato. Ne sono un esempio le creme e gli unguenti a base di ingredienti come aloe vera, acido ialuronico ed estratti e oli vegetali che, grazie alla loro azione sinergica, possono alleviare i fastidiosi sintomi delle emorroidi, quali prurito e dolore, e favorire il processo di riparazione dei tessuti.